Mi chiamo Massimo e sono un tartufaio; sono nato nel ’74 a San Miniato, una piccola cittadina medioevale situata nel cuore della toscana e di diritto tra le capitali mondiali del Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico). Mi ritengo uno di quei pochi privilegiati ad essere cresciuto “in mezzo ai tartufi”: mio nonno Lino è stato uno dei primi tartufai della Toscana (uno di quelli con la “T” maisucola”) e mio padre, Salvatore, Presidente dell’Associazione Tartufai per ben 18 anni!
Sono loro che mi hanno trasmesso la passione per questo prezioso diamante della tavola, il rispetto per la tradizione e la natura, l’amore per i cani da tartufo (i veri supereroi durante la ricerca) e naturalmente la conoscenza per il suo prezioso utilizzo in cucina nelle sue ricette tipiche!
"Chi cerca un tartufo... trova un tesoro"
No, nessun errore!!! Chi cerca un tartufo trova un tesoro! E per spiegarvi meglio cosa intendo, vi affido alla guida più esperta che ogni tartufaio possa desiderare... il suo cane.
"Non è ancora l'alba quando dalla mia cuccia vedo accendersi le luci di casa del mio padrone e subito capisco che finalmente si parte per andare in cerca di tartufi: esce di casa e viene verso di me con l'aria sognante di un bambino; in auto, durante il tragitto, mi guarda e a voce alta mi chiede se secondo me oggi è meglio fare il "giro lungo" oppure no... io lo guardo, scodinzolo e lui sorride "Ma si! Male che vada facciamo un giro lontano dal caos!!!" domanda e risposta sono le solite di ogni mattina. Appena arrivati scendiamo ed io ne approfitto per annusare un po' in qua e là cercando di capire chi, tra i miei colleghi, è già all'opera; dopo poco il "mio uomo" mi chiama, ci guardiamo per un attimo e scatta l'intesa: da ora basta giocare, iniziamo!
Entrare in bosco è sempre un rito unico ed emozionante, un indescrivibile insieme di emozioni ed impressioni: l'odore della natura, il silenzio interrotto soltanto dal rumore delle fronde degli alberi e di tanto in tanto dalla voce del mio padrone che mi chiama sottovoce, quasi per non commettere il sacrilegio di interrompere una simile magia. Ormai conosco tutti i sentieri: mi guardo intorno, setaccio il terreno metro dopo metro, poi finalmente mi fermo di colpo, torno sui miei passi ed inizio a scodinzolare freneticamente, annuso attentamente e dopo aver individuato il punto esatto guardo il mio padrone: lui ha già capito, mi conosce bene, lo vedo che corre verso di me ed io inizio a scavare; arriva velocemente, cerca invano di calmarmi accarezzandomi, dopo poco ci ritroviamo a scavare assieme con la gioia e la curiosità paragonabili solo a quella di un bambino che apre un regalo il giorno di natale! Poi l'odore si fa intenso, impregna l'aria e finalmente eccolo... è lui! Il Re Tartufo. Il "mio uomo" lo annusa ad occhi chiusi e quando li riapre si accorge che il merito è tutto mio: mi accarezza, mi abbraccia, fa annusare anche a me il prezioso tubero quasi a dirmi "sei stato bravo, sei il numero uno!!!" Mi allunga un biscotto come premio, copriamo la buca attentamente nel rispetto di madre natura e riprendiamo la ricerca. Durante la giornata viviamo altri momenti simili ed ogni volta con la stessa intensità e la emozione; poco importa se la ricerca è più o meno fruttuosa, solo essere qui, a stretto contatto con madre natura, vale un tesoro!!! Il ritorno a casa è sempre lo stesso: uscire di bosco è come finire un bellissimo sogno; di colpo le energie vengono a mancare e non vediamo l'ora di essere a casa: salgo in auto e mi addormento, apro gli occhi di tanto in tanto per guardare il mio padrone che guida e fischietta felice, lui mi vede, mi strizza l'occhio, sorride ed io scodinzolo e mi riaddormento sognando una nuove avventure assieme a lui."
- una dimostrazione in tartufaia naturale: accompagnati da tartufai esperti con il loro cane nei pressi di San Miniato, ha la durata di circa un'ora e mezzo da momento del ritrovo ed è adatta a gruppi numerosi in quanto non è richiesto un equipaggiamento particolare e il terreno è prevalentemente pianeggiante.
- la ricerca in bosco: una vera e propria battuta di ricerca al tartufo accompagnati da tartufai esperti con il loro cane e ha la durata di circa 5 ore dal momento del ritrovo. Si tratta di un'esperienza molto esclusiva e particolare che viene effettuata nei bellissimi boschi delle colline Sanminiatesi: è richiesto un equipaggiamento "da bosco" e quindi pantaloni lunghi e scarpe alte o stivali, i percorsi sono semplici anche se il terreno collinare li rende poco pianeggianti; la partenza è prevista di buon mattino con rientro per l'ora di pranzo oppure di primo pomeriggio e rientro al calar del sole.
Entrambe le esperienze comprendono una spiegazione molto curata del Tartufo Bianco di San Miniato in lingua italiana (o in inglese con l'ausilio di un interprete): la sua natura, la sua storia e anche alcune leggende che da sempre affascinano chi si avvicina a questo misterioso frutto della natura. Alla ricerca è possibile abbinare degustazioni, pranzi o cene a base di Tartufo Bianco pregiato di San Miniato (abbinati ad altri prodotti e vini locali) in agriturismi o ristoranti che rispecchiano la meravigliosa tradizione Toscana. Durante il pranzo o la cena i nostri Chef saranno lieti di dare spiegazione delle pietanze e di svelare qualche piccolo segreto della cucina del Tartufo.
Tutti i servizi offerti, dalla ricerca alla degustazione, sono finalizzati a far conoscere ed apprezzare il Tartufo Bianco di San Miniato e pertanto garanzia che quello che vedrete saranno solo tartufi e non prodotti derivati.